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Italia: Una campagna elettorale costituente

rivoluzione civiledi Roberto Musacchio
Come accadde nel passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, anche questa campagna elettorale ha tutte le caratteristiche per essere una sorta di vera e propria Costituente di quella che possiamo definire la Terza Repubblica o la Prima dell’era dell’Europa post compromesso sociale. Allora fu Berlusconi a cambiare le carte in tavola e a costruire apparentemente in poco tempo, ma in realtà con materiali accumulati nel tempo, quella forza che ha caratterizzato il cosiddetto bipolarismo italiano. Ora è Monti che prova a sparigliare ma, probabilmente, non riuscirà nella stessa impresa che vide il Cavaliere divenire il più votato nel giro di una sola competizione alle urne. Continua a leggere

Più Europa! Il secolo biotech e la crisi economico-finanziaria (1° parte)

europa-vaso-greco

Europa è una fanciulla greca …

di  Vittorio Stano (Hannover)
(…) Il cavallo di Troia era ovviamente l´Europa: abbiamo ceduto gli ideali della sinistra davanti all´altare del progetto europeo. Mitterrand lo sapeva benissimo. E il progetto si è rivoltato contro. Oggi l´ideale europeo è la zona euro che si sta disfacendo, è il populismo in tutti i i paesi europei ed è il fatto che i popoli europei non si fidano piú  dell´Europa e non si fidano gli uni degli altri. Perché l´ideale europeo non é piú veicolo di progresso, non  porta piú crescita, non fa sperare nulla. L´Europa oggi é solo finanza, deregulation e smantellamento dei servizi pubblici. E ci si stupisce che le masse di sinistra se ne allontanino.(…) Continua a leggere

L’illusione del Governo Apolitico

monti-dimissioni2di Agostino Spataro
Ora che il tempo del governo dei “tecnici” è scaduto e Mario Monti parrebbe orientato a candidarsi alla guida di una concentrazione centrista si potranno comprendere meglio il senso e il fine del cosiddetto “governo apolitico”. Ovviamente, ognuno è libero di fare le scelte che vuole, purché si esca dall’ equivoco della soluzione tecnica, mai esistita, e che, in ogni caso, non ha prodotto i risultati promessi e/o attesi. Anzi! Continua a leggere

Esodo ed Esodati

di Luca Celada (Los Angeles)
Il 2012 e’ stato l’anno  in cui l’Italia e’ tornata e ad essere esportatrice “netta” di emigrati,   effetto del rallentamento dell’immigrazione da altri paesi e soprattutto del costante aumento di gente, soprattutto giovani, che se ne vanno. Una statistica, rilevata dal recente rapporto sulle migrazioni redatto dal Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità), che fotografa meglio di tante altre la contingenza economica, certo, ma che riflette piu’ profondamente su un paese arroccato su modelli sociali  insostenibili al punto che un numero sempre piu’ consistente di ragazzi trova ormai come unica prospettiva di miglioramento l’abbandono fisico del territorio nazionale. Continua a leggere

Profitti e salari nell’America del dopo crisi

salarydi Nicola Melloni (Londra)
Ultimamente Paul Krugman ha rilanciato con forza un argomento che l’economia mainstream ha per anni accuratamente evitato: la lotta di classe. In un recente post Krugman ha fornito qualche dato sul conflitto capitale-lavoro, spiegando come negli ultimi 10 anni la quota salari si sia drasticamente ridotta a vantaggio della remunerazione del capitale. Continua a leggere

Il termometro francese: resta alta la febbre della crisi, cala Hollande

holland-cadutadi Roberto Musacchio
L’IFOP, l’istituto francese di opinione pubblica, rende noti in questi giorni alcuni studi sondaggistici che meritano l’attenzione dovuta. Uno concerne il livello dei consensi alla politica di Hollande e del suo primo ministro Jean Marc Ayrault, che, entrambi, scendono ai minimi dalla loro elezione, e l’altro la percezione della crisi economica che resta molto grave per la stragrande maggioranza dei cittadini d’oltralpe. Il presidente Hollande scende al 37% degli elettori che dichiarano un gradimento nei suoi confronti, con un meno  4 rispetto alla rilevazione precedente. Di questi, solo il 3% si dice molto soddisfatto. Continua a leggere

Per la convergenza di tutti i progressisti

unidadLe imminenti elezioni politiche italiane rappresentano una grande opportunità per il paese ma anche un grave rischio. L’opportunità  è quella di correggere e superare un corso economico e politico disastroso durato vent’anni ed egemonizzato dalla destra e dai suoi valori. La linea neoliberista ha portato alla crisi e oggi non può pretendere di risolverla. La distribuzione della ricchezza prodotta dall’ ingegno e dal lavoro  dei più è diventata ancora più squilibrata e ingiusta. Continua a leggere

Alle elezioni meglio soli che male accompagnati

vendola-2Al voto! Al voto! Finalmente, dopo un anno in ostaggio possiamo finalmente andare alle urne per decidere chi ci governa. Ci andiamo, naturalmente, con la spada di Damocle dei mercati, o almeno questo è quello che ci vogliono far credere. Ovviamente il PD è favoritissimo per vincere le elezioni, nettamente avanti in tutti i sondaggi e col premio di maggioranza, grazie al Porcellum che ha strenuamente difeso, a portata di mano. E sul carro di Bersani si siederà anche Vendola, dopo una umiliante sconfitta alle primarie, doppiato da Matteo Renzi. Continua a leggere

La Tobin Tax e l’ennesima bufala del governo Monti

tobin taxdi Nicola Melloni (Londra)
Governo dimissionario, ma pur sempre in grado di far danni. Alla fine della settimana scorsa l’esecutivo ha proposto un emendamento sulla cosiddetta Tobin Tax, la tassa sulla transazioni finanziarie. Un emendamento, non c’era da dubitarne, per annacquare la tassa e fare l’ennesimo favore alle banche. Per prima cosa si è deciso di non tassare tutte le transazioni, come si era inizialmente proposto, ma solo di tassare il saldo a fine giornata, lasciando così libertà di speculare allegramente durante il giorno (e se l’idea era ridurre il volume delle transazioni, cioè quello proposto da Tobin stesso, ovviamente si sta andando in direzione opposta!). Continua a leggere

PER UNA AGENDA CONTRO L’AUSTERITÀ

Il programma approvato dall’Assemblea del Comitato No-Debito No-Monti svoltasi il 15 Dicembre a Roma. Le prossime elezioni hanno già dei vincitori: sono lo spread e il fiscal compact, il pareggio di bilancio e l’austerità, il massacro dei diritti sociali, civili e del lavoro; insomma l’Agenda Monti. Mentre si scontrano per le elezioni, tutti i partiti presenti in parlamento votano a favore della legge che applica il pareggio di bilancio costituzionale. Si afferma così il partito unico del fiscal compact. I governi più potenti d’Europa, in primis quello tedesco, e i principali poteri economici pretendono la continuità delle politiche economiche e sociali liberiste e di austerità e tutti i principali schieramenti e partiti hanno già accettato questo vincolo. Continua a leggere

Israele: per un posto alla Knesset, si fa di tutto

knessetdi  Masri Ahmad (Bruxelles)
Il 22 gennaio 2013 gli israeliani andranno alle urne per eleggere la diciannovesima Knesset. Mai come in queste elezioni i cittadini hanno avuto le idee tanto confuse sui programmi dei candidati dei vari partiti. In Israele, sino al 2005, c’erano due grandi orientamenti che si divedevano i voti. La destra rappresentata da partiti come il Likud, Yisrael Beytenu degli immigrati russi e vari partiti ebrei religiosi. La sinistra in cui confluivano i Laburisti, Meretz e i piccoli partiti arabi (che non hanno mai contato nella politica israeliana). Nel 2005 Ariel Sharon fondò il partito del centro Kadima, raggruppando vari parlamentari che non avevano trovato collocazione negli altri partiti. Continua a leggere

Venezuela, la battaglia più difficile di Chávez

chavez-liberato-dal-popolodi Marco Consolo (Santiago del Cile)
Non c’è dubbio che il presidente venezuelano Hugo Chávez stia combattendo la battaglia più dura e difficile della sua vita. Quella contro un tumore che lo ha colpito negli anni passati e che, nonostante le tre operazioni precedenti, lo ha costretto nei giorni scorsi ad affrontare un quarto intervento a Cuba. Poche ore prima, in una coraggiosa e drammatica apparizione televisiva, lo stesso Presidente ha comunicato al popolo venezuelano ed al mondo che erano riapparse cellule maligne e per questo si sarebbe recato a La Habana per un nuovo intervento. Continua a leggere

OLTRE IL NEOLIBERISMO: La crisi si supera salvando il Pianeta

terra-improntaUn breve saggio di Elvio Dal Bosco (economista ed ex dirigente del Centro Studi della Banca d’Italia) per Cambiailmondo,  che ripercorre con dovizia descrittiva e con molti significativi esempi, le cause profonde  della crisi economica, l’ideologia sistemica – assurda – che la caratterizza e le possibili strade del suo superamento, che non sono meramente congiunturali, ma che necessitano di un mutamento radicale del paradigma culturale e dell’abbandono definitivo dell’ideologia neoliberista. Di nuovo, come in ogni epoca di grandi crisi, si ripropone il dilemma del senso del nostro modello di vita, del significato di “crescita”, del nostro rapporto con la natura, con il pianeta e con le sue risorse, e di come con tutto ciò, volenti o nolenti, dovremo fare i conti, noi e le nuove generazioni. Questo tipo di società è al capolinea. Di ciò, classi dirigenti e cittadini-elettori dovrebbero essere edotti. Continua a leggere

Passo doppio a Bruxelles

Integrazione economica dall’alto e manovre politiche in Europa. 
Un’analisi incrociata degli esiti del Consiglio Europeo e del vertice del PPE – di Roberto Musacchio
Passo doppio, nell’ultima settimana a Bruxelles, per quella che è ormai la dimensione vera della politica e cioè l’Europa. Riunione del Consiglio europeo per definire lo stato di avanzamento di quella che viene pomposamente chiamata “l’ integrazione della politica economica” e che in realtà aveva all’ordine del giorno principalmente il pacchetto riguardante il sistema bancario. E riunione del Partito Popolare Europeo (PPE) che si è occupato tra l’altro dell’Italia, alla presenza di Berlusconi e Monti. Continua a leggere

Il secondo default della Grecia

grecia-defaultdi Guido Viale
Concentrata sulle dimissioni di Monti e sulla ridiscesa in camposanto (ovviamente in senso metaforico) di Berlusconi, la stampa nazionale ha dato poco rilievo a una notizia che invece ne meritava assai di più. Per la seconda volta nel giro di un anno o poco più lo Stato greco è fallito: cioè ha ristrutturato il suo debito con una manovra che altrove si chiama default, e che consiste nella decisione di rimborsare solo in minima parte un debito in scadenza; una specie di “concordato preventivo”. Continua a leggere

G20: la presidenza russa include crescita e occupazione tra le priorità

russia G-20di Leopoldo Tartaglia
Con una riunione degli Sherpa il 12 dicembre, è iniziata anche operativamente la presidenza russa del G20. A seguito di precedenti incontri tra il governo russo e il sindacato FNPR, assieme alla Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC-CSI), sono state superate le iniziali diffidenze sulla partecipazione dei sindacati, riuniti nel Labour 20 (L20), alla consultazione con i Ministri del Lavoro e con il Capi di Stato e di Governo, così come è stata confermata la Task Force sull’occupazione, istituita nel G20 sotto la presidenza francese e continuata, quest’anno, con la presidenza messicana. Continua a leggere

L’importanza di Chávez

Terminata positivamente l’operazione chirurgica durata 6 ore.
di Tito Pulsinelli
 (Caracas)
Perchè leelites finanziarie lo detestano tanto? E’ lo statista che ha anticipato di un decennio il cammino per mettere a salvo il suo Paese. Ha rimettesso all’ordine del giorno valori come la sovranità, preliminare per recidere gli artigli con cui l’oligarchia finanziaria si appropriò delle risorse strategiche di tutti venezuelani. Nel 1989,  il Venezuela ebbe la sventura di subire l’equivalente dell’assalto frontale di cui è vittima oggi l’Europa meridionale. La depredazione era motivata dalle medesime ideologie onnivore, depredatrici, finalizzate a conferire a “controllori esterni” beni, risorse, autonomia e poteri istituzionali, propri delle nazioni e delle democrazie. Continua a leggere

Monti se ne è andato? Meglio così. Krugman, Munchau, Evans Pritchard

A differenza di quanto si sostiene in Italia, la stampa internazionale non riserva solo elogi a Mario Monti. Un florilegio dei giudizi più caustici di alcuni noti commentatori.
L’economia dell’austerità è andata esattamente secondo copione – quello keynesiano, non quello dei fanatici dell’austerità. Di più e ancora, i “responsabili” tecnocrati hanno indotto i loro popoli ad accettare la medicina amara dell’austerità, più e più volte, non riuscendo a produrre risultati. L’ultimo caso in questione è l’Italia, dove Mario Monti Continua a leggere

Berlusconi di nuovo in campo

berlusca-2012di Alfiero Grandi
Berlusconi è di nuovo in campo. Sembra un incubo, purtroppo è realtà. Occorre fare un discorso di verità, anche se può non essere gradito. Se la “mummia” ritorna, come ha titolato Liberation, malgrado il disastro che ha lasciato, qualche interrogativo bisogna pur porselo. Pensare di depotenziare Berlusconi, e il berlusconismo, solo con una fase politica come quella rappresentata dal Governo Monti si sta rivelando un’illusione. Continua a leggere

Governo Monti: è finita, era ora

monti-dimissionidi Nicola Melloni (Londra)
E Monti si è dimesso – secondo Bersani con un gesto di responsabilità, anche se onestamente mi sfugge quale fosse l’alternativa. Non può che essere una buona notizia, perchè una cosa è sicura, l’Italia sta peggio ora di 1 anno fa. Siamo in recessione, e la nostra economia va addirittura peggio di quella spagnola. La disoccupazione è in aumento, i giovani senza lavoro sono 1 su 3, la povertà è in aumento, i consumi in ribasso, gli investimenti stagnanti. Continua a leggere

La Teologia della Liberazione e i leader latinoamericani del XXI secolo

teologia liberazione-1di Alessandro Nigro (Quito-Ecuador)
La Teologia della Liberazione (TdL) già dalla nascita si prefigura come un movimento sociale fortemente impegnato nel politico. Nel 1968, quando la maggior parte del continente latinoamericano era soffocato da dittature militari e da regimi repressivi si erse la voce del Consiglio Episcopale Latinoamericano, che, riunito in Medellin (Colombia), prendeva le difese dei poveri e diseredati, così come auspicato dal messaggio evangelico, e condannò duramente queste dittature in favore di una maggiore democrazia e partecipazione dei poveri alla gestione della politica. Continua a leggere

Il Cairo non è Berlino

egitto-piazza-Tharirdi Agostino Spataro
Come previsto, la rivoluzione degli “internauti” si è fermata a Piazza Tahrir. In Egitto, il potere è nelle mani di Morsi e dei Fratelli musulmani, con la compiacenza delle Forze armate del vecchio regime. E’ successo quel che si temeva: in Egitto come in Libia, in Tunisia; domani, il copione potrebbe ripetersi in Siria.
L’opinione pubblica, italiana ed europea, è sconcertata, preoccupata per le pretese di predominio, anche ideologico, che intende attribuirsi il presidente egiziano Morsi per conto della sua organizzazione “I fratelli musulmani”. Continua a leggere

“Cambiare si può” – in vista delle assemblee del 14-16 dicembre

cambiare si puòDal 1° dicembre, quando le assemblee per il lancio sul territorio di “Cambiare si può” del 14-16 dicembre sono state varate, sono intervenuti diversi fatti nuovi. Uno ci riguarda direttamente: ad oggi sono in preparazione ben 84 assemblee (elenco in completamento al link http://www.cambiaresipuo.net/primo-elenco-di-assemblee/) e l’integrazione tra i promotori (singoli e forze organizzate) procede in maniera soddisfacente, pur scontando fisiologiche difficoltà determinate da esperienze e incomprensioni del passato; è un fatto molto positivo perché significa che l’idea e il progetto funzionano e possono crescere ancora. Continua a leggere

Un anno con Terzi alla Farnesina: un bilancio negativo.

terzi di cameranadi Karl G. Zanetta
Con le dimissioni annunciate del Governo Monti e a pochi mesi di distanza dalle elezioni politiche generali, è ormai possibile tracciare un bilancio complessivo della gestione della Farnesina condotta dal Ministro Terzi. Va subito però operata un premessa. Benché abbia adottato significative scelte politiche, il Governo Monti si è insediato come un governo di tecnici, ovverosia di specialisti ed esperti nelle materie di competenza dei dicasteri chiamati a dirigere. Continua a leggere

Tunisia a un passo dalla rivolta

di Marco Santopadre
Mentre le regioni povere sono scosse dalle continue sommosse dei disoccupati, le squadracce del partito islamico al potere assaltano il sindacato e ne picchiano i dirigenti, senza che la polizia intervenga. L’Ugtt proclama lo sciopero immediato in quattro regioni e uno sciopero generale per il 13 dicembre. Continua a leggere

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